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Coronavirus, come gli investimenti hanno aiutato la ricerca

5 Giugno 2020
- Di
Arianna
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Tempo di lettura: 2 minuti

[vc_row][vc_column][vc_column_text]GIOVANNI LOMBARDI RICERCA CORONAVIRUS - Dal 3 giugno l'Italia è tornata ad essere una Nazione "aperta". Il decreto del premier Giuseppe Conte, infatti, ha finalmente dato il via libera agli spostamenti anche attraverso le Regioni e ha riaperto le frontiere con il resto dell'Europa. La situazione legata al Coronavirus, infatti, resta al momento sotto controllo e, grazie soprattutto alla ricerca, ospedali e reparti dedicati al Covid-19 sembrano ormai restare deserti, relativamente ai casi gravi legati alla pandemia.

Coronavirus e investimenti, il caso di Giovanni Lombardi

La lotta per combattere l'epidemia del Coronavirus si è affidata, è ormai noto, soprattutto alla ricerca. Arrivato dall'Oriente, il Covid-19 si è subito mostrato un vero e proprio mistero, un virus mutevole che ha messo in ginocchio i sistemi sanitari di mezzo mondo. Ed è per questo che da subito, molti personaggio famosi sono scesi in campo in prima persona per aiutare a trovare una cura, un vaccino. Proprio come ha fatto Giovanni Lombardi, imprenditore campano da sempre appassionato di calcio. La start-up, finanziata da Lombardi, infatti, si occupa di studiare l'utilizzo dell'eparina. Questo per far fronte ad alcune complicazioni polmonari legate al Covid-19, prima tra tutti la formazioni di trombosi venosa che porterebbe alla morte dei pazienti. La ricerca, tra l'altro, vedrebbe coinvolti anche i Dipartimenti di Nefrologia dell’Università di Napoli e di Wuhan.

Lo studio sull'eparina e il Coronavirus e l'importanza degli investimenti

Flora Peyvandi, Direttore dell’Unità Emostasi e Trombosi del Policlinico di Milano, parla in merito alla sperimentazione dell'eparina sui pazienti malati di Covid-19. Una delle ricerche, tra l'altro, portate avanti proprio dalla start-up finanziata da Giovanni Lombardi. "I risultati preliminari dei nostri studi ci dicono che c’è un quadro chiaro dell’attivazione della coagulazione del sangue. Questa, nei pazienti più gravi, può portare ad embolia polmonare, trombosi venose e arteriose. Questo quadro clinico richiede una particolare attenzione terapeutica che prevede l’impiego di farmaci anticoagulanti come eparina a dosaggi aggiustati. Ma bisogna sottolineare che questa terapia deve essere somministrata con molta attenzione. L’eparina è un farmaco anticoagulante che deve essere prescritto solo da medici esperti, in grado di valutare sia le condizioni cliniche del paziente che i risultati dei test di laboratorio per condurre una corretta valutazione del beneficio della terapia".

Eparina e Coronavirus: il sostegno di Giovanni Lombardi alla start-up che fa ricerca

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