[vc_row][vc_column][vc_column_text]GIOVANNI LOMBARDI RICERCA CORONAVIRUS - Dal 3 giugno l'Italia è tornata ad essere una Nazione "aperta". Il decreto del premier Giuseppe Conte, infatti, ha finalmente dato il via libera agli spostamenti anche attraverso le Regioni e ha riaperto le frontiere con il resto dell'Europa. La situazione legata al Coronavirus, infatti, resta al momento sotto controllo e, grazie soprattutto alla ricerca, ospedali e reparti dedicati al Covid-19 sembrano ormai restare deserti, relativamente ai casi gravi legati alla pandemia.
La lotta per combattere l'epidemia del Coronavirus si è affidata, è ormai noto, soprattutto alla ricerca. Arrivato dall'Oriente, il Covid-19 si è subito mostrato un vero e proprio mistero, un virus mutevole che ha messo in ginocchio i sistemi sanitari di mezzo mondo. Ed è per questo che da subito, molti personaggio famosi sono scesi in campo in prima persona per aiutare a trovare una cura, un vaccino. Proprio come ha fatto Giovanni Lombardi, imprenditore campano da sempre appassionato di calcio. La start-up, finanziata da Lombardi, infatti, si occupa di studiare l'utilizzo dell'eparina. Questo per far fronte ad alcune complicazioni polmonari legate al Covid-19, prima tra tutti la formazioni di trombosi venosa che porterebbe alla morte dei pazienti. La ricerca, tra l'altro, vedrebbe coinvolti anche i Dipartimenti di Nefrologia dell’Università di Napoli e di Wuhan.
Eparina e Coronavirus: il sostegno di Giovanni Lombardi alla start-up che fa ricerca
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