[vc_row][vc_column][vc_column_text]Tantissime le novità presentate all’interno di Swiss Virtual Expo, l’innovativa virtual fair di Ated-ICT Ticino che coinvolge quasi 200 aziende. Il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico ha presentato un’anteprima virtuale di un nuovo supercomputer, il più potente al mondo, realizzato da HP e NVIDIA: ma quanto può una supermacchina del genere, basata sull’IA, emulare un cervello umano?La realtà immersiva e le live hanno riportato i percorsi artistici ad una fruizione stabile, all’interno delle case delle persone e all’interno dei musei o palazzi d’arte. La Pandemia covid-19 ha rallentato le amate mostre ma non ha fermato totalmente gli eventi artistici, resi fruibili dalle novità tecnologiche.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="20" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Precisiamo subito che le tecnologie immersive hanno tenuto in vita il turismo culturale durante l’ultimo anno, tra lockdown e uscite all’aperto, cambiando le esperienze future dei beni culturali, non solo in Italia. I mezzi utilizzati sono stati tablet, app scaricate, pc e altro, tutti ci hanno portato all’interno di musei, padiglioni espositivi e palazzi d’arte. Questo non è solo accaduto durante l’ultimo anno ma anche durante gli anni passati: nel 2016 il MAO di Torino mostra la Città Proibita tramite l’Oculus Rift, nel 2017 il tate Modern di Londra crea una mostra virtuale a 360° dello studio parigino di Modigliani, nel 2018 il Museo Nazionale di Helsinki ha creato una mostra in realtà virtuale molto particolare: bastava entrare all’interno del dipinto di R. W. Ekman The Opening of the Diet 1863 by Alexander II, per entrare in una sorta di macchina del tempo e ripercorrere qualsiasi opera artistica dal 1863 a quell’anno.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="20" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]La realtà virtuale e le nuove tecnologie interattive hanno permesso, di fatto, un maggiore coinvolgimento, maggiori contenuti da esplorare ed il raggiungimento di pubblici distanti, anche i più giovani (grazie alla gamification delle virtual fair). Uno dei primi notevoli progetti utilizzanti la realtà immersiva, riguardante l’ultimo anno, è stato quello della Grand Palais Immersif, una filiale della società francese Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais (Rmn-GP), il principale operatore culturale di tutta europa, con una gestione di 34 musei nazionali tra i più famosi al mondo. In Italia invece è nata la piattaforma “La cultura non si ferma”.
Per leggere l’intero articolo riguardante la realtà immersiva dentro il mondo artistico, basta cliccare sul link seguente, La Digital Transformation dei Beni Culturali.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="20" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]