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Il Politecnico di Torino chiama i curatori di tutto il mondo per una nuova edizione dal respiro internazionale

6 Dicembre 2024
- Di
Viola
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Biennale tecnologia 2026 Politecnico Torino manifestazione curatori ospiti
Tempo di lettura: 2 minuti

La tecnologia è ormai una colonna portante dello sviluppo sociale, influenzando ogni ambito della vita umana, dalla formazione al lavoro, dall’ambiente alla salute. In questo contesto, il Politecnico di Torino prosegue nel suo impegno di riflessione e divulgazione lanciando la prossima edizione di Biennale Tecnologia, in programma per il 2026.

Un evento interdisciplinare per capire il nostro tempo

Dal 2019, Biennale Tecnologia si è affermata come una delle manifestazioni più importanti per esplorare il rapporto tra tecnologia e società. Con un programma che combina lezioni, dibattiti, workshop, mostre e performance artistiche, la Biennale offre un’occasione unica di confronto sulle implicazioni ambientali, etiche, sociali, economiche e geopolitiche di temi cruciali come l’intelligenza artificiale, l’energia, i trasporti e le telecomunicazioni.

L’edizione 2026, intitolata Tech Cultures, si prepara a un salto di qualità grazie al rafforzamento della dimensione internazionale e alla produzione di nuovi contenuti culturali attraverso un format inedito, chiamato Prometeo.

Manifestazione di interesse: il Politecnico chiama i curatori

Per arricchire il programma del 2026, il Politecnico ha lanciato una manifestazione di interesse, invitando esperti – accademici e non – a proporre progetti curatoriali. Le proposte selezionate daranno vita ad almeno 15 eventi ciascuna, in stretta collaborazione con la governance della Biennale, composta dal Rettore Stefano Corgnati, dal Vicerettore Stefano Sacchi e dal Curatore Guido Saracco.

Con l’evoluzione di Biennale Tecnologia e il respiro internazionale che vogliamo darle, rafforziamo lo slancio del Politecnico nel diventare un punto di riferimento per il dibattito pubblico sulla tecnologia. Stimoleremo riflessioni urgenti per dare risposte concrete al futuro della società, coinvolgendo cittadini, istituzioni e imprese”, ha dichiarato il Rettore Corgnati.

Verso il futuro con una visione globale

L’obiettivo è chiaro: ampliare il raggio d’azione della Biennale, rendendola un punto di incontro per le migliori menti globali, in un dialogo aperto e interdisciplinare. Attraverso la collaborazione con guest curator e l’integrazione di nuove prospettive, Tech Cultures promette di essere un laboratorio d’idee capace di ispirare un futuro tecnologico più etico e sostenibile.

Le candidature sono aperte, il futuro della tecnologia aspetta i suoi interpreti.

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