La moda streetwear: dalle strade alle passerelle

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Dal lavoro quotidiano alle passerelle delle capitali della moda, la cultura streetwear ha affermato il suo ruolo come uno dei movimenti più influenti e iconici nel mondo dell'abbigliamento. Nato negli anni '70 e '80 dalle strade di New York City e Los Angeles, lo streetwear è un'espressione audace e creativa, che continua a evolversi e a conquistare generazioni di appassionati in tutto il mondo.

Le origini: le strade come tela creativa

Lo streetwear nasce nelle strade, dove giovani creativi iniziano a trasformare capi di abbigliamento di base in vere e proprie opere d'arte personalizzate. Skateboarder, graffiti artist e musicisti hip-hop giocano un ruolo chiave nello sviluppo di questa cultura, utilizzando lo stile come forma di espressione personale e ribellione contro le norme sociali. Uno dei primi marchi a consolidare questa tendenza è stato Vision Street Wear, fondato nel 1976 da Brad Dorfman e Charley Orwig, con un approccio non convenzionale all’abbigliamento sportivo.

La svolta arriva quando marchi come Stüssy, Supreme e A Bathing Ape introducono sul mercato capi oversize, stampe grafiche audaci e collaborazioni innovative, elementi che definiscono lo streetwear degli anni '80 e '90. Questi brand ridefiniscono il concetto di moda urbana, creando una richiesta crescente per prodotti che fondono comfort, stile e personalità.

Influenza Hip Hop

La musica hip hop ha giocato un ruolo fondamentale nell’evoluzione dello streetwear. Nasce nel Bronx negli anni '70, e artisti come Run-DMC e Tupac portano sulle scene musicali uno stile che diventa subito iconico. Le sneakers, le giacche oversize e i cappellini diventano non solo un simbolo di appartenenza culturale, ma anche una dichiarazione di indipendenza e di creatività. Il legame tra l’abbigliamento e la musica hip hop è così forte che lo stile degli artisti influenza direttamente le tendenze del mercato globale, rendendo lo streetwear un fenomeno di massa.

L'evoluzione in Europa e nel Mondo

Negli anni '90, lo streetwear inizia a diffondersi in Europa, contaminando la moda locale e trovando terreno fertile nelle principali capitali della moda come Londra, Parigi e Milano. La cultura urbana europea abbraccia lo streetwear e lo reinventa, mescolandolo con le influenze della moda tradizionale e del lusso. Da qui nasce un nuovo fenomeno: la fusione tra streetwear e alta moda.

Negli anni 2000, brand di lusso come Louis Vuitton, Gucci e Balenciaga iniziano a collaborare con marchi di streetwear per creare capsule collection che uniscono il meglio dei due mondi. Il risultato è un'esplosione di creatività che porta lo streetwear direttamente sulle passerelle, dove capi come felpe oversize, pantaloni cargo e sneaker di lusso diventano i protagonisti assoluti.

Il fenomeno Baggy Fit: comfort e stile

Uno degli elementi distintivi dello streetwear è il Baggy Fit, che si contraddistingue per le sue silhouette oversize e morbide. Nato come simbolo di ribellione e libertà negli anni '90, il Baggy Fit è ora uno dei pilastri della moda streetwear contemporanea. I capi come pantaloni larghi e t-shirt oversize, realizzati con tessuti leggeri e confortevoli, sono apprezzati non solo per la loro estetica, ma anche per il comfort che offrono.

Questo stile, ispirato alle icone dell’hip hop come Biggie Smalls e Public Enemy, rappresenta la fusione perfetta tra funzionalità e tendenza, rimanendo una scelta di moda popolare anche per le nuove generazioni.

Il futuro dello Streetwear: inclusività e sostenibilità

Oggi, lo streetwear non è solo una questione di stile, ma anche di valori. Marchi emergenti stanno adottando pratiche più sostenibili, utilizzando materiali naturali come cotone organico e riducendo l'impatto ambientale. La sostenibilità e l'inclusività sono diventate priorità per molti brand, che mirano a creare capi di alta qualità, durevoli nel tempo e rispettosi dell’ambiente.

Brand emergenti che riportano queste caratteristiche: Horda Brand

Nel panorama dell'abbigliamento streetwear, Horda Brand emerge come un faro di originalità e qualità. Ispirandosi allo stile old school e combinandolo con un tocco moderno, Horda crea capi unici che non solo rispettano la tradizione, ma spingono anche i confini del design contemporaneo. Ogni pezzo è meticolosamente progettato e disegnato a mano, garantendo una personalità distintiva e inimitabile.

Horda non si limita a riprodurre i classici dello streetwear old school, ma li rinnova con tecniche e idee innovative. Le grafiche, disegnate a mano, rappresentano un elemento distintivo che distingue Horda dagli altri brand. Questi disegni non sono solo accattivanti, ma raccontano storie, evocano emozioni e trasmettono un senso di appartenenza. Ogni capo diventa così un pezzo d'arte, unico e irripetibile.

Il processo di progettazione a mano è un segno di dedizione e passione. Ogni grafica è frutto di ore di lavoro, dal concetto iniziale al disegno finale. Questo approccio artigianale garantisce che ogni capo sia unico, con dettagli che non possono essere replicati da macchine. La precisione e l'amore per l'arte che traspare in ogni disegno fanno di Horda un marchio che si distingue per autenticità e qualità.

L’IA può aiutare la moda a diventare più sostenibile?

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L'uso dei sistemi di intelligenza artificiale è pervasivo in ogni settore della società; tuttavia, i rischi derivanti dalla loro implementazione sono accompagnati da potenziali effetti benefici. L'industria della moda è tra quelle in cui lo sviluppo etico dei sistemi di intelligenza artificiale può portare grandi vantaggi, consentendo una maggiore sostenibilità ambientale.

L’impatto ambientale del mondo della moda

L'industria della moda ha un impatto ambientale significativo. La produzione tessile è praticamente raddoppiata negli ultimi anni, passando da 58 milioni di tonnellate nel 2000 a 109 milioni nel 2020. Continuando su questa tendenza, si prevede che la produzione raggiungerà i 145 milioni di tonnellate nel 2030.

Si stima che l'industria della moda sia responsabile di circa il 20% dell'inquinamento delle acque potabili globali, a causa dei materiali utilizzati nei processi di produzione (tintura e finitura), ma anche del rilascio di microplastiche.

Un singolo carico di biancheria in poliestere può rilasciare fino a 700.000 fibre di microplastiche, che possono poi finire nella catena alimentare. Uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Science and Technology afferma che è possibile che tra 39.000 e 52.000 particelle vengano ingerite ogni anno (se contiamo le microplastiche inalate arriviamo a 74.000).

Il business dei marchi di fast fashion (e ultra-fast fashion) ha esacerbato il problema. C'è anche una particolare preoccupazione per le condizioni di lavoro dei dipendenti di queste aziende.

Dove finiscono i capi tessili a fine vita

Il problema non è solo la fase di produzione, ma anche lo smaltimento dei capi invenduti. Si stima che circa il 40% dei capi prodotti e restituiti rimangano invenduti e destinati alle discariche (dove finiscono per essere bruciati) in Africa e Sud America, inquinando così terreni, falde acquifere e fiumi.

Le proposte dell’UE

La Strategia dell'UE per Tessili Sostenibili e Circolari vuole garantire che entro il 2030 i prodotti tessili immessi sul mercato dell'UE siano:

e che si passai a:

L’intelligenza artificiale può aiutare la moda a diventare più sostenibile?

Nell'Industria 4.0, analizzando i dati di produzione, l'IA può rendere la catena di approvvigionamento più efficiente, riducendo il numero di linee di produzione, diminuendo il consumo di elettricità e acqua.

La capacità dell'IA di trovare schemi nascosti in grandi volumi di dati provenienti da diverse fasi della catena di approvvigionamento può fornire soluzioni focalizzate sulla minimizzazione degli sprechi e sul risparmio delle emissioni.

Oggi vengono già utilizzati algoritmi che tagliano i tessuti con precisione. Tuttavia, gli algoritmi di IA potrebbero essere impiegati per valutare le prestazioni delle fibre, i colori e i modelli di trama e ordito, proponendo tagli che ottimizzano l'utilizzo del tessuto. Ciò ridurrebbe la quantità di materiale utilizzato nella fabbricazione di un capo, consentendo sia risparmi sui costi per l'azienda sia una produzione più sostenibile.

Altre applicazioni dell’AI

L'IA può essere utilizzata non solo per studiare e creare materiali meno inquinanti, ma anche per proteggere i diritti dei cittadini.

Questo è il caso dei tessuti adversarial, progettati da Rachele Didero e prodotti in Italia dalla sua azienda Capable, il cui pattern (creato anche grazie all'IA) consente di "confondere" i sistemi di intelligenza artificiale che operano il riconoscimento biometrico dei cittadini.

Sea Index implementato in Costa Azzurra per un impatto ambientale sostenibile

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Un'importante novità per l'ambiente marino arriva dalla Costa Azzurra: quindici porti, situati in un triangolo tra Mentone, Saint-Tropez e Bonifacio in Corsica, hanno deciso di implementare il Sea Index nelle loro infrastrutture. Questo strumento, introdotto nel 2020 dallo Yacht Club de Monaco, è parte dell'iniziativa ‘Monaco, Capital of Advanced Yachting’ e serve come punto di riferimento per valutare le emissioni di CO2 degli yacht superiori ai 25 metri.

Il segretario generale dello Yacht Club de Monaco, Bernard d’Alessandri, ha dichiarato: "Il nostro obiettivo è quello di federare porti e marine in tutto il Mediterraneo e oltre, creando una rete di territori impegnati". Tale affermazione rispecchia la volontà di consolidare una collaborazione internazionale volta a promuovere la sostenibilità nel settore della nautica da diporto.

Un anniversario significativo

Il quarantesimo anniversario della presidenza del principe Alberto II alla guida dello Yacht Club de Monaco ha portato in evidenza il valore del Sea Index, recentemente insignito del marchio Capernegies per la sua affidabilità e imparzialità nella valutazione dell'impatto dell’impronta a carbonio delle imbarcazioni. Il principe ha enfatizzato l'importanza di questo strumento, definendolo "essenziale" e auspicando ulteriori progressi nella misurazione di altre emissioni di gas serra e dell'inquinamento acustico, un problema di crescente preoccupazione.

Impegno condiviso

L'iniziativa di implementare il Sea Index in 15 porti del Mediterraneo rappresenta un passo significativo per rispondere alla crescente presenza di yacht di lusso nella regione del Sud della Francia. Ogni anno, questa area attrae oltre la metà della flotta mondiale di yacht superiori ai 30 metri, un numero che è aumentato di sei volte negli ultimi 35 anni.

Secondo uno studio di Earthcase, supportato dal Comitato Regionale del Turismo, il settore della nautica da diporto nella zona contribuisce in modo significativo all'economia locale, generando 1,1 miliardi di euro e creando 10.200 posti di lavoro. Di questi, 438 milioni di euro e 3.600 posti di lavoro derivano dall'ecosistema tecnico, mentre la componente turistica apporta 663 milioni di euro e 6.600 posti di lavoro.

Futuro sostenibile

Grazie alla certificazione del Sea Index, i porti e le marine potranno assegnare gli ormeggi in alta stagione preferibilmente alle imbarcazioni con il minor impatto ambientale. Questo sistema di rating rappresenta un'opportunità per promuovere la sensibilizzazione degli armatori e coinvolgere un numero sempre maggiore di stakeholder nel settore della nautica da diporto.

FONTE: LaPresse

Tabouk 2024: un viaggio nell'identità con oltre 200 ospiti internazionali

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Dal 20 al 24 giugno, Taobuk accenderà i riflettori sul tema dell'identità, riunendo a Taormina circa 200 ospiti provenienti da tutto il mondo. Il festival, diretto da Antonella Ferrara, si svolge con il sostegno della Regione Siciliana - Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo, e altre istituzioni pubbliche e private.

Quest'anno, il festival onorerà con i prestigiosi Taobuk Awards 2024 una schiera di illustri personalità, tra cui il premio Nobel Jon Fosse, lo scrittore Jonathan Safran Foer, l'artista Marina Abramovich, l'étoile Nicoletta Manni, il regista Ferzan Ozpetek, l'attrice Kasia Smutniak, la cantante Noemi e il coreografo Moses Pendleton. La cerimonia di premiazione avrà luogo durante la serata di Gala del 22 giugno, trasmessa in diretta su Raiuno e condotta da Antonella Ferrara e il giornalista Massimiliano Ossini. L'Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, diretta da Gianna Fratta, accompagnerà la serata con una colonna sonora d'eccezione.

Antonella Ferrara, presidente e direttore artistico di Taobuk, introduce l'edizione 2024

“Il tema di quest’anno – l’identità - ribadisce la vocazione di Taobuk a farsi fucina di idee, dando voce ad autorevoli maître a penser che il festival è onorato di ospitare. Lo indagheremo a 360 gradi partendo sempre dalla letteratura, per evidenziarne l’approccio esistenziale.

'Siamo l’incarnazione di un riflesso'. Lo scrive Paul Auster in una pagina memorabile: ‘Tutti siamo estranei a noi stessi, e se abbiamo nozione di chi siamo è solo perché viviamo negli occhi degli altri’. 

Se l’identità designa la preziosa unicità dell’essere umano, ciò ci rende tutti unici e preziosi. La soluzione per risolvere conflitti interiori o esterni, individuali o collettivi, è mettersi in discussione, attraverso il dialogo e la capacità di ascolto”.

Alcune anticipazioni

Un momento speciale sarà dedicato al ricordo di Franco Di Mare, presidente del comitato scientifico del festival dal 2011 al 2016. Inoltre, durante il gala sarà consegnato il TaoTIM Award, frutto della consolidata partnership tra Taobuk e TIM, main partner del festival.

Tra gli eventi di rilievo, il festival vedrà il ritorno in Italia, dopo sei anni di assenza, dello scrittore Glenn Cooper. Sarà presente anche Fernando Aramburu, a cui verrà conferito il Taobuk Award for Literary Excellence, in collaborazione con l'Ambasciata di Spagna e l'Instituto Cervantes di Palermo. Il 23 giugno, Alessandro Baricco presenterà il suo spettacolo “Tucidide. Atene contro Melo”, in collaborazione con la Scuola Holden.

La ricca programmazione del festival include incontri e dibattiti con numerose personalità di spicco: il Commissario Europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni, il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il Presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli, il curatore di Biennale Architettura Carlo Ratti, gli economisti Carlo Cottarelli e Mario Monti, la scienziata Ilaria Capua, la scrittrice Stefania Auci, il Direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il giornalista Federico Rampini, il Direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, la scrittrice spagnola Rosario Villajos e lo scrittore israeliano Etgar Keret, che dialogherà in esclusiva con Jonathan Safran Foer in un evento organizzato in collaborazione con l'Università di Catania.

Antonella Ferrara presenta gli Stati Generali del Cinema

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Tre giorni intensi, carichi di dibattiti, talk e tavole rotonde, hanno visto la convergenza di oltre 200 ospiti illustri nell'incantevole cornice della Sicilia. Registi, produttori, attori e altre figure chiave dell'industria cinematografica si sono riuniti per affrontare le sfide e cogliere le opportunità in un mondo in continua trasformazione.

Esplorando i temi urgenti dell'industria cinematografica

L'evento, promosso e organizzato dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Ministero del Turismo ed Enit, con la direzione scientifica di Antonella Ferrara, ha dato voce a temi cruciali quali produzione, distribuzione, festival e l'impatto socioeconomico delle produzioni cinematografiche. Un'attenzione particolare è stata riservata alle nuove sfide emergenti, come l'intelligenza artificiale e il turismo, che stanno plasmando il panorama cinematografico contemporaneo.

A Ortigia, i lavori degli Stati Generali del Cinema hanno raggiunto il culmine. Promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, l'evento ha accolto un gruppo selezionato di esperti e opinion leader dell'industria cinematografica. La giornata è stata caratterizzata da discussioni approfondite sul ruolo delle Film Commission, sui contratti di distribuzione e sugli scenari in evoluzione della produzione italiana.

Il cinema come grande viaggio del nostro tempo

Un'osservazione condivisa tra i partecipanti è stata quella del cinema (e delle serie delle piattaforme) come il Grande Tour del nostro tempo, un viaggio attraverso culture, emozioni e prospettive. Due eventi clou hanno segnato l'agenda: la proiezione della copia restaurata del capolavoro della commedia made in Sicilia, "Divorzio all’italiana" di Pietro Germi, e il concerto del Premio Oscar Nicola Piovani, che ha incantato il pubblico presente nella serata del 13 aprile.

La lista degli ospiti illustri ha reso l'evento un'occasione unica di scambio e apprendimento. Da Luca Barbareschi, CEO di Eliseo Entertainment, ad Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, fino a Gian Luca Farinelli, presidente della Fondazione Cinema per Roma, le voci autorevoli del settore hanno condiviso idee, visioni e strategie per il futuro dell'industria cinematografica italiana.

Il manifesto del far cinema in Italia: un impegno per il futuro

L'entusiasmo e l'energia generati dagli Stati Generali del Cinema hanno trascinato l'intero comparto verso il futuro. Da questo dialogo inclusivo e proficuo è emerso un impegno tangibile: elaborare in tempi brevi un Manifesto del far cinema in Italia. La Sicilia, con il suo paesaggio mozzafiato e la sua vibrante comunità cinematografica, si è candidata come osservatorio e laboratorio per le innovazioni e le trasformazioni dell'industria del cinema italiano.

Stati Generali del Cinema con Antonella Ferrara: occasione imperdibile

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Una doppia sfida: raccontare l’audiovisivo in un mondo che cambia. E chiamare a confronto tutto il comparto: registi, produttori, attori, sceneggiatori, distributori, critici e addetti alla formazione professionale. In un’isola, la Sicilia, che è da sempre un set a cielo aperto. Questo è lo spirito e l’obiettivo degli Stati Generali del Cinema, dal 12 al 14 aprile a Ortigia, Siracusa, che Antonella Ferrara è stata chiamata a dirigere in qualità di direttore scientifico.

La Sicilia come set naturale

Tre giorni di dibattiti, talk, tavole rotonde con oltre 200 ospiti promossi e organizzati dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Ministero del Turismo ed ENIT. Con una finestra sul “Verticale Turismo e Cinema”, primo verticale dopo il Forum internazionale del Turismo. La manifestazione si propone di condividere idee e progetti con il concorso di autorevoli rappresentanti del settore cinematografico, chiamati a trattare temi urgenti: dalla produzione all’esercizio, dalla distribuzione ai festival, dalle Film commission ai premi, dal Tax credit alla regia, dal cineturismo all’internazionalizzazione, per avviare un osservatorio su dinamiche e prospettive del settore. Con sessioni di approfondimento dedicate ai temi più sfidanti del nostro tempo: l’intelligenza artificiale e l’impatto socioeconomico sul territorio generato dalle produzioni.

Il focus di Antonella Ferrara sul cambiamento e le prospettive

“Il cinema, e più recentemente le serie delle piattaforme, sono il Grand Tour del nostro tempo – sottolinea Antonella Ferrara - possono promuovere narrando storie, mostrando luoghi. Come nel Grand Tour che fu, anche nel cinema e nelle serie televisive la Sicilia ha sempre avuto un ruolo di primissimo piano. Le centinaia di pellicole - in verità sono più di mille - a cominciare dal mediometraggio Il romanzo, del 1913, diretto da Nino Martoglio, fino alla recentissima seconda serie di The White Lotus, 110 anni dopo. In mezzo, una gloriosa carrellata di storie made in Sicilia in cui c’è di tutto: il neorealismo, la commedia, il comico, il documentario, il film storico e quello d’impegno civile, il campione d’incassi e il prezioso film d’essai. È anche in virtù di questa magnifica storia che la Sicilia, in particolare il Castello Maniace di Siracusa, ospiterà gli Stati Generali del Cinema”.

Dialoghi e incontri con i grandi del settore

Nei tre giorni di confronti e panel sono previsti focus sulla produzione, sugli esercenti, sul ruolo di Cinecittà, sulle strategie delle major televisive del settore: Rai, Mediaset, Sky, Netflix, Discovery. Sulla funzione dei festival in Italia nella promozione delle nuove opere e nella valorizzazione del passato. Saranno presenti i creativi del settore: attori, registi e sceneggiatori, protagonisti di tre distinti panel. Tanti incontri per gli specialisti, ma anche due eventi aperti al pubblico: venerdì 12 aprile la proiezione della copia restaurata di uno dei capolavori della commedia made in Sicilia, Divorzio all’italiana di Pietro Germi, e sabato 13 aprile la serata musicale con il concerto del Premio Oscar Nicola Piovani.

“Quest’isola – riflette Antonella Ferrara - è il simbolo stesso della potenza del grande schermo. E della permeabilità tra realtà e immaginario. Il cinema, parafrasando Sciascia, sarà per tre giorni davvero un sogno fatto in Sicilia”.

Gravir les échelons de la mode: guide pour construire votre carrière à partir de rien

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Si le monde de la mode vous fascine, mais que vous n’avez aucune idée par où commencer, ne vous inquiétez pas: vous êtes sur la bonne voie. Construire une carrière dans la mode peut sembler un chemin tortueux, mais avec passion, détermination et stratégie bien définie, vous pouvez transformer votre rêve en réalité.

Éducation et formation

Bien qu’un diplôme ne soit pas nécessaire pour réussir dans la mode, l’éducation et la formation peuvent vous fournir une base solide et un avantage concurrentiel. Recherchez des cours, des ateliers et des programmes de formation axés sur des aspects clés tels que la conception, la production, le marketing et la gestion d’entreprise. L’éducation permanente est essentielle dans un secteur en constante évolution.
Identifiez votre passion et votre talent

La mode est un vaste univers qui englobe différents secteurs, y compris le design, le style, le journalisme, le marketing, la production et bien plus encore. Découvrez ce qui vous passionne le plus et où résident vos compétences uniques. Peut-être que vous êtes bon à la conception de robes, ou peut-être que vous avez un oeil pour les tendances et le style de mode est plus approprié pour vous. Identifiez votre chemin et concentrez-vous dessus.

Création d’un réseau de contacts

Votre réseau de contacts sera crucial pour le succès de la mode. Participez à des événements de l’industrie, utilisez des plateformes en ligne telles que LinkedIn et Instagram pour vous connecter avec des professionnels du secteur, participez à des groupes de discussion et à des associations de l’industrie. N’ayez pas peur de demander des conseils et d’établir des relations significatives.

Expérience pratique

Dans le monde de la mode, l’expérience pratique est inestimable. Recherchez des possibilités de stage, de stage ou de bénévolat dans des entreprises de mode, des maisons de design, des magazines ou des agences de publicité. Bien que vous ne soyez peut-être pas payé au début, l’expérience que vous acquerrez sera inestimable pour votre carrière.

Construisez votre marque personnelle

Dans le monde de la mode, il est essentiel de se démarquer de la foule. Construisez votre marque personnelle grâce à un portfolio de travail exceptionnel, un site Web professionnel, des blogs de mode, une présence sur les réseaux sociaux et une esthétique cohérente. Montrez votre style unique et votre créativité dans tout ce que vous faites.

Soyez persistant et flexible

Le chemin vers le succès dans la mode peut être parsemé de défis et d’obstacles. Soyez persistant, gardez l’esprit ouvert et adaptez vos stratégies en fonction des circonstances. La flexibilité est essentielle dans un secteur aussi dynamique et changeant.

Restez à jour sur les tendances et les innovations

La mode est une industrie en constante évolution, il est donc important de rester à jour sur les dernières tendances, technologies et innovations. Lisez des magazines de mode, suivez les influenceurs du secteur, participez à des salons et à des conférences, et restez informé des dernières nouvelles.

Construire une carrière dans la mode à partir de zéro peut être un voyage passionnant et enrichissant. Avec passion, engagement et une stratégie bien définie, vous pouvez transformer votre amour de la mode en une carrière satisfaisante et réussie. Soyez audacieux, créatif et prêt à saisir les opportunités qui se présentent sur le chemin. Votre aventure dans la mode est sur le point de commencer!

Romina Marovelli e il viaggio sensoriale attraverso gli odori della Garfagnana

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Romina Marovelli, figura poliedrica che ha navigato attraverso diversi settori, dal business all'enogastronomia fino all'organizzazione di eventi e alla partecipazione a fiere di risonanza internazionale. Romina, ha accumulato un tesoro di esperienze che si riflette nella sua consapevolezza unica: quella di creare veri e propri viaggi sensoriali per coloro che si avventurano nel mondo dell'enogastronomia. È evidente che il futuro di questo settore si basa sulle esperienze indimenticabili che si offrono ai visitatori.

Tuttavia, ciò che rende la sua storia così affascinante è il legame intimo che ha con le radici della sua infanzia. Crescere circondata dagli aromi e dai sapori del caseificio di famiglia ha plasmato la sua sensibilità in modo profondo, trasformando i tuoi cinque sensi in strumenti preziosi per la creazione di esperienze straordinarie. Sono sicuro che i nostri lettori saranno ansiosi di scoprire come questa connessione con le sue origini abbia influenzato il suo approccio al mondo dell'enogastronomia e come abbia trasformato questa passione in una carriera vibrante e di successo. Ecco la sua intervista ai nostri microfoni. 

Romina, parliamo di un'esperienza unica: le Smellwalks. Ci puoi raccontare da dove nasce questa affascinante idea?

L'idea di Smellwalks è nata raccontando tra amici i profumi delle colazioni di mia nonna e le passeggiate di mio nonno nei sentieri circostanti casa mia, questo mi ha ricordato l’opera letteraria che celebra il potere dei profumi di risvegliare ricordi profondi. In particolare mi riferisco al romanzo di Proust 'Alla ricerca del tempo perduto' (titolo originale 'À la recherche du temps perdu', nota anche col titolo accorciato La Recherche). Queste passeggiate olfattive non sono solo un'occasione per immergersi nella natura, ma anche per riscoprire i sapori della nostra infanzia e condividerli con gli altri.

Interessante! Le Smellwalks sembrano davvero un viaggio sensoriale. Come hai sviluppato questa iniziativa?

Smellwalks offre un'esperienza indimenticabile che unisce natura, cultura e gastronomia. Attraverso le passeggiate olfattive, i partecipanti avranno l'opportunità di esplorare la bellezza del laboratorio, il suo atelier e le sue collezioni scoprendo dei piccoli tesori culturali per nuove smellwalks in un ambiente sostenibile e di una circolarità unica. 

La filosofia di Smellwoks è quella di interpretare ogni passo come un'opera d'arte e ogni profumo come una nota nella sinfonia dei ricordi. Nei laboratori, autentici gioielli del percorso, le mani esperte degli artigiani si uniscono a quelle dei partecipanti per creare prodotti unici. La teoria di Proust, che indica come gli odori risveglino ricordi profondi, si traduce qui in un'esperienza coinvolgente. Ogni dettaglio, ogni aroma, fa parte di un racconto avvolgente che intreccia radici ed emozioni.

Puoi spiegarci meglio il legame tra gli odori della natura e i prodotti enogastronomici?

Assolutamente! Gli odori della natura, come quelli del sottobosco o del pino, sono collegati a profumi e sapori che ritroviamo nei vini e nei formaggi. Questo legame tra natura e prodotti enogastronomici è parte di una sorta di economia circolare, dove nulla viene sprecato e tutto si trasforma. È una vera e propria botanica che si ritrova ovunque, dalle cantine agli oli officinali.

Le esperienze sensoriali sono fondamentali nel mondo enogastronomico perché coinvolgono i nostri sensi in un viaggio unico. Ogni odore, ogni gusto ci trasporta in un luogo o in un momento speciale. Le Smellwalks è un'esperienza è un ponte tra passato e presente che genera future emozioni sensoriali.

Come possono i nostri lettori partecipare alle Smellwalks?

È semplice! Basta inviare una mail a romina.marovelli@gmail.com per ricevere tutte le informazioni sui prossimi appuntamenti in calendario. Vi aspettiamo per un viaggio indelebile nelle vostre sensazioni!

Celebrazione dell'impegno ambientale: gli YCM Explorer Awards

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La Belle Classe Superyachts ha recentemente lanciato gli YCM Explorer Awards con l'intento di riconoscere e premiare gli armatori che si distinguono per il loro impegno nella tutela dell'ambiente marino. L'ambito riconoscimento è stato conferito durante una cerimonia tenutasi giovedì 20 marzo presso lo Yacht Club de Monaco, al termine di un simposio ambientale dedicato all'esplorazione, nell'ambito delle attività della Ocean Week sotto l'ombrello di Monaco, capitale dell'yachting avanzato.

Un evento di prestigio

L'evento, presieduto da SAS il Principe Alberto II, ha visto la partecipazione di illustri personalità, tra cui il principe di Monaco Alberto II e rinomati esploratori come Mike Horn, Bertrand Piccard, Nina Lanza, Kathryn Sullivan e Victor Vescovo. Una nutrita delegazione dell'Explorers Club di New York ha aggiunto ulteriore prestigio alla serata.

I premi e i vincitori

Quattro ambiti distinti sono stati celebrati attraverso altrettanti premi assegnati con attenzione e riguardo.

1. Technology & Innovation: 'Cachalote'

Il premio Technology & Innovation è stato meritatamente assegnato al 25 metri 'Cachalote', che ha ottenuto anche il prestigioso certificato Sea Index a quattro stelle per la sua sostenibilità. La proprietaria, Francisca Cortés Solari, ha condiviso la sua commozione e il sogno di una nave senza precedenti, rispettosa della cultura e della natura.

2. Science & Discovery: 'Archimedes'

Il riconoscimento Science & Discovery è stato conferito al maestoso 68 metri 'Archimedes', testimone del costante impegno nel comprendere e affrontare le sfide ambientali. Il proprietario ha espresso sorpresa e gratitudine per l'onore ricevuto.

3. Adventure & Environmental Ethics: 'Gigi'

Il premio Adventure & Environmental Ethics è stato consegnato al motoyacht di 49 metri 'Gigi', simbolo di un approccio distintivo e responsabile. Il proprietario Carl Allen ha manifestato emozione e orgoglio per il riconoscimento, sottolineando l'importanza di essere riconosciuti per il loro impegno.

4. Premio speciale Coup de Cœur: 'Latitude'

Uno speciale riconoscimento, il Coup de Cœur, è stato assegnato allo yacht a motore 'Latitude' di 47 metri. Il capitano Sean Meagher, a nome dell'armatore Anil Thadani, ha ricevuto il premio con orgoglio, evidenziando il significato speciale di essere riconosciuti dall'Yacht Club de Monaco.

Promuovere gli autentici esploratori del mare

Gli YCM Explorer Awards rappresentano non solo un momento di celebrazione, ma anche un'opportunità per promuovere uomini e donne che incarnano i valori fondamentali dell'Art de Vivre la Mer di YCM. Sostenere e riconoscere l'impegno verso la tutela dell'ambiente marino è un passo importante verso un futuro sostenibile per l'industria degli yacht di lusso.

La mode parle français: où étudier?

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La mode et le langage français sont un binôme intemporel, un mélange de style et de sophistication qui a fait de la France le cœur battant de l’industrie de la mode. Si vous rêvez de faire carrière dans ce monde fascinant, choisir la bonne école peut faire la différence. C’est pourquoi nous avons sélectionné les meilleures destinations d’excellence pour étudier la mode, vous plongeant dans l’élégance et la créativité françaises

Paris: la capitale mondiale de la mode

Paris, la ville lumière, est depuis toujours synonyme de mode. Avec ses rues pavées, ses boutiques de luxe et ses podiums emblématiques, Paris est l’épicentre de la créativité et de l’innovation dans le monde de la mode. Ici, vous pouvez choisir parmi des instituts prestigieux tels que Parsons Paris, l’Institut Marangoni et l’École de la Chambre Syndicale de la Couture Parisienne, où vous pourrez affiner vos compétences sous la direction d’experts du secteur et accéder à un réseau de contacts inégalé.

Lyon: Le cœur textile de la France

Connue comme la capitale de la soie, Lyon est une destination incontournable pour les designers textiles en herbe. Ici, vous pouvez vous immerger dans la tradition séculaire du travail de la soie et découvrir les dernières innovations dans le domaine des tissus de luxe. Ne manquez pas l’occasion d’étudier à l’École des Arts Décoratifs de Lyon ou à l’École Textile de Lyon, où vous pourrez apprendre les techniques les plus avancées de tissage, de teinture et d’impression textile.

Marseille: Le carrefour de la mode méditerranéenne

Marseille, la ville dynamique sur la Méditerranée, est une fusion de cultures et d’influences qui se reflète dans sa scène mode éclectique. Ici, vous pouvez expérimenter une perspective unique sur la mode française, en mélangeant le style provençal avec les tendances mondiales. Jetez un œil au Fashion Design Studio de Marseille ou à l’École Supérieure des Arts et Techniques de la Mode, où vous pourrez développer votre style distinctif et explorer de nouvelles frontières créatives.

Lausanne: le croisement de la mode et de la durabilité

Lausanne, avec son emplacement privilégié sur les rives du lac Léman, est une destination réputée pour son innovation dans le domaine de la mode durable. Ici, vous pouvez approfondir votre compréhension de la mode éthique et responsable à l’École Cantonale d’Art de Lausanne ou à l’École Mode-Design, où la durabilité est au cœur de chaque projet.

Sierre: L’Institut des Technologies de la Mode

Et enfin, n’oubliez pas de considérer l’Institut des Technologies de la Mode de Sierre, situé dans la pittoresque Suisse romande. Avec des programmes académiques de pointe et une approche interdisciplinaire de la mode, l’Institut des technologies de la mode de Sierre offre un environnement stimulant et créatif aux étudiants désireux de faire carrière dans l’industrie.