Antonella Ferrara presenta gli Stati Generali del Cinema

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Tre giorni intensi, carichi di dibattiti, talk e tavole rotonde, hanno visto la convergenza di oltre 200 ospiti illustri nell'incantevole cornice della Sicilia. Registi, produttori, attori e altre figure chiave dell'industria cinematografica si sono riuniti per affrontare le sfide e cogliere le opportunità in un mondo in continua trasformazione.

Esplorando i temi urgenti dell'industria cinematografica

L'evento, promosso e organizzato dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Ministero del Turismo ed Enit, con la direzione scientifica di Antonella Ferrara, ha dato voce a temi cruciali quali produzione, distribuzione, festival e l'impatto socioeconomico delle produzioni cinematografiche. Un'attenzione particolare è stata riservata alle nuove sfide emergenti, come l'intelligenza artificiale e il turismo, che stanno plasmando il panorama cinematografico contemporaneo.

A Ortigia, i lavori degli Stati Generali del Cinema hanno raggiunto il culmine. Promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, l'evento ha accolto un gruppo selezionato di esperti e opinion leader dell'industria cinematografica. La giornata è stata caratterizzata da discussioni approfondite sul ruolo delle Film Commission, sui contratti di distribuzione e sugli scenari in evoluzione della produzione italiana.

Il cinema come grande viaggio del nostro tempo

Un'osservazione condivisa tra i partecipanti è stata quella del cinema (e delle serie delle piattaforme) come il Grande Tour del nostro tempo, un viaggio attraverso culture, emozioni e prospettive. Due eventi clou hanno segnato l'agenda: la proiezione della copia restaurata del capolavoro della commedia made in Sicilia, "Divorzio all’italiana" di Pietro Germi, e il concerto del Premio Oscar Nicola Piovani, che ha incantato il pubblico presente nella serata del 13 aprile.

La lista degli ospiti illustri ha reso l'evento un'occasione unica di scambio e apprendimento. Da Luca Barbareschi, CEO di Eliseo Entertainment, ad Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, fino a Gian Luca Farinelli, presidente della Fondazione Cinema per Roma, le voci autorevoli del settore hanno condiviso idee, visioni e strategie per il futuro dell'industria cinematografica italiana.

Il manifesto del far cinema in Italia: un impegno per il futuro

L'entusiasmo e l'energia generati dagli Stati Generali del Cinema hanno trascinato l'intero comparto verso il futuro. Da questo dialogo inclusivo e proficuo è emerso un impegno tangibile: elaborare in tempi brevi un Manifesto del far cinema in Italia. La Sicilia, con il suo paesaggio mozzafiato e la sua vibrante comunità cinematografica, si è candidata come osservatorio e laboratorio per le innovazioni e le trasformazioni dell'industria del cinema italiano.

Stati Generali del Cinema con Antonella Ferrara: occasione imperdibile

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Una doppia sfida: raccontare l’audiovisivo in un mondo che cambia. E chiamare a confronto tutto il comparto: registi, produttori, attori, sceneggiatori, distributori, critici e addetti alla formazione professionale. In un’isola, la Sicilia, che è da sempre un set a cielo aperto. Questo è lo spirito e l’obiettivo degli Stati Generali del Cinema, dal 12 al 14 aprile a Ortigia, Siracusa, che Antonella Ferrara è stata chiamata a dirigere in qualità di direttore scientifico.

La Sicilia come set naturale

Tre giorni di dibattiti, talk, tavole rotonde con oltre 200 ospiti promossi e organizzati dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Ministero del Turismo ed ENIT. Con una finestra sul “Verticale Turismo e Cinema”, primo verticale dopo il Forum internazionale del Turismo. La manifestazione si propone di condividere idee e progetti con il concorso di autorevoli rappresentanti del settore cinematografico, chiamati a trattare temi urgenti: dalla produzione all’esercizio, dalla distribuzione ai festival, dalle Film commission ai premi, dal Tax credit alla regia, dal cineturismo all’internazionalizzazione, per avviare un osservatorio su dinamiche e prospettive del settore. Con sessioni di approfondimento dedicate ai temi più sfidanti del nostro tempo: l’intelligenza artificiale e l’impatto socioeconomico sul territorio generato dalle produzioni.

Il focus di Antonella Ferrara sul cambiamento e le prospettive

“Il cinema, e più recentemente le serie delle piattaforme, sono il Grand Tour del nostro tempo – sottolinea Antonella Ferrara - possono promuovere narrando storie, mostrando luoghi. Come nel Grand Tour che fu, anche nel cinema e nelle serie televisive la Sicilia ha sempre avuto un ruolo di primissimo piano. Le centinaia di pellicole - in verità sono più di mille - a cominciare dal mediometraggio Il romanzo, del 1913, diretto da Nino Martoglio, fino alla recentissima seconda serie di The White Lotus, 110 anni dopo. In mezzo, una gloriosa carrellata di storie made in Sicilia in cui c’è di tutto: il neorealismo, la commedia, il comico, il documentario, il film storico e quello d’impegno civile, il campione d’incassi e il prezioso film d’essai. È anche in virtù di questa magnifica storia che la Sicilia, in particolare il Castello Maniace di Siracusa, ospiterà gli Stati Generali del Cinema”.

Dialoghi e incontri con i grandi del settore

Nei tre giorni di confronti e panel sono previsti focus sulla produzione, sugli esercenti, sul ruolo di Cinecittà, sulle strategie delle major televisive del settore: Rai, Mediaset, Sky, Netflix, Discovery. Sulla funzione dei festival in Italia nella promozione delle nuove opere e nella valorizzazione del passato. Saranno presenti i creativi del settore: attori, registi e sceneggiatori, protagonisti di tre distinti panel. Tanti incontri per gli specialisti, ma anche due eventi aperti al pubblico: venerdì 12 aprile la proiezione della copia restaurata di uno dei capolavori della commedia made in Sicilia, Divorzio all’italiana di Pietro Germi, e sabato 13 aprile la serata musicale con il concerto del Premio Oscar Nicola Piovani.

“Quest’isola – riflette Antonella Ferrara - è il simbolo stesso della potenza del grande schermo. E della permeabilità tra realtà e immaginario. Il cinema, parafrasando Sciascia, sarà per tre giorni davvero un sogno fatto in Sicilia”.

Gravir les échelons de la mode: guide pour construire votre carrière à partir de rien

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Si le monde de la mode vous fascine, mais que vous n’avez aucune idée par où commencer, ne vous inquiétez pas: vous êtes sur la bonne voie. Construire une carrière dans la mode peut sembler un chemin tortueux, mais avec passion, détermination et stratégie bien définie, vous pouvez transformer votre rêve en réalité.

Éducation et formation

Bien qu’un diplôme ne soit pas nécessaire pour réussir dans la mode, l’éducation et la formation peuvent vous fournir une base solide et un avantage concurrentiel. Recherchez des cours, des ateliers et des programmes de formation axés sur des aspects clés tels que la conception, la production, le marketing et la gestion d’entreprise. L’éducation permanente est essentielle dans un secteur en constante évolution.
Identifiez votre passion et votre talent

La mode est un vaste univers qui englobe différents secteurs, y compris le design, le style, le journalisme, le marketing, la production et bien plus encore. Découvrez ce qui vous passionne le plus et où résident vos compétences uniques. Peut-être que vous êtes bon à la conception de robes, ou peut-être que vous avez un oeil pour les tendances et le style de mode est plus approprié pour vous. Identifiez votre chemin et concentrez-vous dessus.

Création d’un réseau de contacts

Votre réseau de contacts sera crucial pour le succès de la mode. Participez à des événements de l’industrie, utilisez des plateformes en ligne telles que LinkedIn et Instagram pour vous connecter avec des professionnels du secteur, participez à des groupes de discussion et à des associations de l’industrie. N’ayez pas peur de demander des conseils et d’établir des relations significatives.

Expérience pratique

Dans le monde de la mode, l’expérience pratique est inestimable. Recherchez des possibilités de stage, de stage ou de bénévolat dans des entreprises de mode, des maisons de design, des magazines ou des agences de publicité. Bien que vous ne soyez peut-être pas payé au début, l’expérience que vous acquerrez sera inestimable pour votre carrière.

Construisez votre marque personnelle

Dans le monde de la mode, il est essentiel de se démarquer de la foule. Construisez votre marque personnelle grâce à un portfolio de travail exceptionnel, un site Web professionnel, des blogs de mode, une présence sur les réseaux sociaux et une esthétique cohérente. Montrez votre style unique et votre créativité dans tout ce que vous faites.

Soyez persistant et flexible

Le chemin vers le succès dans la mode peut être parsemé de défis et d’obstacles. Soyez persistant, gardez l’esprit ouvert et adaptez vos stratégies en fonction des circonstances. La flexibilité est essentielle dans un secteur aussi dynamique et changeant.

Restez à jour sur les tendances et les innovations

La mode est une industrie en constante évolution, il est donc important de rester à jour sur les dernières tendances, technologies et innovations. Lisez des magazines de mode, suivez les influenceurs du secteur, participez à des salons et à des conférences, et restez informé des dernières nouvelles.

Construire une carrière dans la mode à partir de zéro peut être un voyage passionnant et enrichissant. Avec passion, engagement et une stratégie bien définie, vous pouvez transformer votre amour de la mode en une carrière satisfaisante et réussie. Soyez audacieux, créatif et prêt à saisir les opportunités qui se présentent sur le chemin. Votre aventure dans la mode est sur le point de commencer!

Romina Marvelli e il viaggio sensoriale attraverso gli odori della Garfagnana

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Romina Marovelli, figura poliedrica che ha navigato attraverso diversi settori, dal business all'enogastronomia fino all'organizzazione di eventi e alla partecipazione a fiere di risonanza internazionale. Romina, ha accumulato un tesoro di esperienze che si riflette nella sua consapevolezza unica: quella di creare veri e propri viaggi sensoriali per coloro che si avventurano nel mondo dell'enogastronomia. È evidente che il futuro di questo settore si basa sulle esperienze indimenticabili che si offrono ai visitatori.

Tuttavia, ciò che rende la sua storia così affascinante è il legame intimo che ha con le radici della sua infanzia. Crescere circondata dagli aromi e dai sapori del caseificio di famiglia ha plasmato la sua sensibilità in modo profondo, trasformando i tuoi cinque sensi in strumenti preziosi per la creazione di esperienze straordinarie. Sono sicuro che i nostri lettori saranno ansiosi di scoprire come questa connessione con le sue origini abbia influenzato il suo approccio al mondo dell'enogastronomia e come abbia trasformato questa passione in una carriera vibrante e di successo. Ecco la sua intervista ai nostri microfoni. 

Romina, parliamo di un'esperienza unica: le Smellwalks. Ci puoi raccontare da dove nasce questa affascinante idea?

L'idea di Smellwalks è nata raccontando tra amici i profumi delle colazioni di mia nonna e le passeggiate di mio nonno nei sentieri circostanti casa mia, questo mi ha ricordato l’opera letteraria che celebra il potere dei profumi di risvegliare ricordi profondi. In particolare mi riferisco al romanzo di Proust 'Alla ricerca del tempo perduto' (titolo originale 'À la recherche du temps perdu', nota anche col titolo accorciato La Recherche). Queste passeggiate olfattive non sono solo un'occasione per immergersi nella natura, ma anche per riscoprire i sapori della nostra infanzia e condividerli con gli altri.

Interessante! Le Smellwalks sembrano davvero un viaggio sensoriale. Come hai sviluppato questa iniziativa?

Smellwalks offre un'esperienza indimenticabile che unisce natura, cultura e gastronomia. Attraverso le passeggiate olfattive, i partecipanti avranno l'opportunità di esplorare la bellezza del laboratorio, il suo atelier e le sue collezioni scoprendo dei piccoli tesori culturali per nuove smellwalks in un ambiente sostenibile e di una circolarità unica. 

La filosofia di Smellwoks è quella di interpretare ogni passo come un'opera d'arte e ogni profumo come una nota nella sinfonia dei ricordi. Nei laboratori, autentici gioielli del percorso, le mani esperte degli artigiani si uniscono a quelle dei partecipanti per creare prodotti unici. La teoria di Proust, che indica come gli odori risveglino ricordi profondi, si traduce qui in un'esperienza coinvolgente. Ogni dettaglio, ogni aroma, fa parte di un racconto avvolgente che intreccia radici ed emozioni.

Puoi spiegarci meglio il legame tra gli odori della natura e i prodotti enogastronomici?

Assolutamente! Gli odori della natura, come quelli del sottobosco o del pino, sono collegati a profumi e sapori che ritroviamo nei vini e nei formaggi. Questo legame tra natura e prodotti enogastronomici è parte di una sorta di economia circolare, dove nulla viene sprecato e tutto si trasforma. È una vera e propria botanica che si ritrova ovunque, dalle cantine agli oli officinali.

Le esperienze sensoriali sono fondamentali nel mondo enogastronomico perché coinvolgono i nostri sensi in un viaggio unico. Ogni odore, ogni gusto ci trasporta in un luogo o in un momento speciale. Le Smellwalks è un'esperienza è un ponte tra passato e presente che genera future emozioni sensoriali.

Come possono i nostri lettori partecipare alle Smellwalks?

È semplice! Basta inviare una mail a romina.marovelli@gmail.com per ricevere tutte le informazioni sui prossimi appuntamenti in calendario. Vi aspettiamo per un viaggio indelebile nelle vostre sensazioni!

Celebrazione dell'impegno ambientale: gli YCM Explorer Awards

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La Belle Classe Superyachts ha recentemente lanciato gli YCM Explorer Awards con l'intento di riconoscere e premiare gli armatori che si distinguono per il loro impegno nella tutela dell'ambiente marino. L'ambito riconoscimento è stato conferito durante una cerimonia tenutasi giovedì 20 marzo presso lo Yacht Club de Monaco, al termine di un simposio ambientale dedicato all'esplorazione, nell'ambito delle attività della Ocean Week sotto l'ombrello di Monaco, capitale dell'yachting avanzato.

Un evento di prestigio

L'evento, presieduto da SAS il Principe Alberto II, ha visto la partecipazione di illustri personalità, tra cui il principe di Monaco Alberto II e rinomati esploratori come Mike Horn, Bertrand Piccard, Nina Lanza, Kathryn Sullivan e Victor Vescovo. Una nutrita delegazione dell'Explorers Club di New York ha aggiunto ulteriore prestigio alla serata.

I premi e i vincitori

Quattro ambiti distinti sono stati celebrati attraverso altrettanti premi assegnati con attenzione e riguardo.

1. Technology & Innovation: 'Cachalote'

Il premio Technology & Innovation è stato meritatamente assegnato al 25 metri 'Cachalote', che ha ottenuto anche il prestigioso certificato Sea Index a quattro stelle per la sua sostenibilità. La proprietaria, Francisca Cortés Solari, ha condiviso la sua commozione e il sogno di una nave senza precedenti, rispettosa della cultura e della natura.

2. Science & Discovery: 'Archimedes'

Il riconoscimento Science & Discovery è stato conferito al maestoso 68 metri 'Archimedes', testimone del costante impegno nel comprendere e affrontare le sfide ambientali. Il proprietario ha espresso sorpresa e gratitudine per l'onore ricevuto.

3. Adventure & Environmental Ethics: 'Gigi'

Il premio Adventure & Environmental Ethics è stato consegnato al motoyacht di 49 metri 'Gigi', simbolo di un approccio distintivo e responsabile. Il proprietario Carl Allen ha manifestato emozione e orgoglio per il riconoscimento, sottolineando l'importanza di essere riconosciuti per il loro impegno.

4. Premio speciale Coup de Cœur: 'Latitude'

Uno speciale riconoscimento, il Coup de Cœur, è stato assegnato allo yacht a motore 'Latitude' di 47 metri. Il capitano Sean Meagher, a nome dell'armatore Anil Thadani, ha ricevuto il premio con orgoglio, evidenziando il significato speciale di essere riconosciuti dall'Yacht Club de Monaco.

Promuovere gli autentici esploratori del mare

Gli YCM Explorer Awards rappresentano non solo un momento di celebrazione, ma anche un'opportunità per promuovere uomini e donne che incarnano i valori fondamentali dell'Art de Vivre la Mer di YCM. Sostenere e riconoscere l'impegno verso la tutela dell'ambiente marino è un passo importante verso un futuro sostenibile per l'industria degli yacht di lusso.

La mode parle français: où étudier?

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La mode et le langage français sont un binôme intemporel, un mélange de style et de sophistication qui a fait de la France le cœur battant de l’industrie de la mode. Si vous rêvez de faire carrière dans ce monde fascinant, choisir la bonne école peut faire la différence. C’est pourquoi nous avons sélectionné les meilleures destinations d’excellence pour étudier la mode, vous plongeant dans l’élégance et la créativité françaises

Paris: la capitale mondiale de la mode

Paris, la ville lumière, est depuis toujours synonyme de mode. Avec ses rues pavées, ses boutiques de luxe et ses podiums emblématiques, Paris est l’épicentre de la créativité et de l’innovation dans le monde de la mode. Ici, vous pouvez choisir parmi des instituts prestigieux tels que Parsons Paris, l’Institut Marangoni et l’École de la Chambre Syndicale de la Couture Parisienne, où vous pourrez affiner vos compétences sous la direction d’experts du secteur et accéder à un réseau de contacts inégalé.

Lyon: Le cœur textile de la France

Connue comme la capitale de la soie, Lyon est une destination incontournable pour les designers textiles en herbe. Ici, vous pouvez vous immerger dans la tradition séculaire du travail de la soie et découvrir les dernières innovations dans le domaine des tissus de luxe. Ne manquez pas l’occasion d’étudier à l’École des Arts Décoratifs de Lyon ou à l’École Textile de Lyon, où vous pourrez apprendre les techniques les plus avancées de tissage, de teinture et d’impression textile.

Marseille: Le carrefour de la mode méditerranéenne

Marseille, la ville dynamique sur la Méditerranée, est une fusion de cultures et d’influences qui se reflète dans sa scène mode éclectique. Ici, vous pouvez expérimenter une perspective unique sur la mode française, en mélangeant le style provençal avec les tendances mondiales. Jetez un œil au Fashion Design Studio de Marseille ou à l’École Supérieure des Arts et Techniques de la Mode, où vous pourrez développer votre style distinctif et explorer de nouvelles frontières créatives.

Lausanne: le croisement de la mode et de la durabilité

Lausanne, avec son emplacement privilégié sur les rives du lac Léman, est une destination réputée pour son innovation dans le domaine de la mode durable. Ici, vous pouvez approfondir votre compréhension de la mode éthique et responsable à l’École Cantonale d’Art de Lausanne ou à l’École Mode-Design, où la durabilité est au cœur de chaque projet.

Sierre: L’Institut des Technologies de la Mode

Et enfin, n’oubliez pas de considérer l’Institut des Technologies de la Mode de Sierre, situé dans la pittoresque Suisse romande. Avec des programmes académiques de pointe et une approche interdisciplinaire de la mode, l’Institut des technologies de la mode de Sierre offre un environnement stimulant et créatif aux étudiants désireux de faire carrière dans l’industrie.

Swiss ITM présente le nouveau cours dans le métavers

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Elle a eu lieu le 12 mars dernier et restera accessible à la demande pendant un mois, nous parlons de la présentation du cours de Fashion Designer de l’Institut des Technologies de la Mode de Sierre, basé en Suisse française. Il s’agit d’un cours qui s’adresse à ceux qui travaillent déjà dans la mode mais qui veulent développer leurs compétences et devenir à part entière un Fashion Designer. Le cours débutera en août prochain et offre une double opportunité de formation avec un programme en langue française. A la fin du parcours préparatoire, les étudiants obtiendront le titre de Fashion Designer Swiss ITM et seront préparés à l’inscription à l’Examen Professionnel Supérieur pour obtenir le titre de Fashion Designer avec Diplôme Fédéral.

Le titre de Fashion Designer Swiss ITM

L’ITM s’appuiera sur l’École de Couture du Valais à Sierre, comme l’explique la directrice Gabriela Schnyder: "L’ECV forme depuis plus de 15 ans des jeunes apprentis vers la profession de styliste/styliste de vêtements, donc à travers l’évolution naturelle naît la création d’un cours de spécialisation sectorielle.Chez ITM, nous croyons en l’importance d’une communauté solidaire. Tous nos professeurs et étudiants ont accès à notre vaste équipement industriel et technique. Ce facteur combiné à notre expérience professionnelle de plus de 30 ans en font une valeur de distinction évidente."

L’institut Technologies de la Mode, basé à Sierre, en Valais, se prépare à ouvrir un nouveau chapitre dans le domaine de la mode et du textile avec la volonté de se lancer dans le monde numérique et de créer des synergies innovantes avec les environnements d’apprentissage immersifs.

La coordinatrice du cours, Ephanie Sacramento, explique : "Ce cours est certainement un bon investissement pour l’avenir professionnel de ceux qui travaillent dans le secteur de la mode.Les industries de la mode sont étroitement liées aux développements technologiques, aux arts et aux développements du système culturel en général, c’est pourquoi nous avons choisi de lancer notre cours de Fashion Designer à travers un événement dans le métavers. Les industries culturelles et leurs économies sont un modèle et l’avenir".

Selon Françoise Vianin, présidente de l’Association École de Couture du Valais : "Le cours ITM Fashion Designer fournira aux étudiants les compétences de spécialisation nécessaires pour exceller dans la création de collections de mode réussies, en particulier dans la conception de collections adaptées au marché, en permettant aux diplômés de travailler également dans le secteur de l’habillement, le commerce ou une rédaction de mode.

La technologie d’Advepa

Pour revoir la présentation du cours ITM Fashion Designer cliquez simplement sur ce linkhttps:/dev.advepa.com/area-event-advepa/advepa- event/online/), sélectionnez l’événement, choisissez votre avatar et commencez votre expérience immersive. La révolution de la technologie Advepa est de rendre chaque environnement métamérique accessible même par navigateur avec une qualité élevée. Pas seulement des casques, mais aussi des PC et des smartphones, tous à portée de main.

Des décennies d’expérience dans la modélisation 3D de la société italienne Advepa - qui a déjà travaillé dans le secteur de la mode en créant le showroom virtuel de la marque 3 juin en le présentant en avant-première à Elle Active! 2023 - montre que la mode, à partir de la formation, est à l’avant-garde de l’expérimentation de nouveaux langages. Le métavers n’est pas seulement une nouvelle tendance, c’est un espace de transformation qui permet aux participants d’interagir dans une toute nouvelle dimension.Grâce à une combinaison d’espaces virtuels, d’interactions en direct et de contenu à la demande, l’école a créé un environnement dans lequel les clients pouvaient explorer, interagir avec les professeurs et d’autres personnes intéressées par le cours et vraiment s’immerger dans la culture de l’école.Le succès de cette initiative a été amplifié par un public curieux et attentif à la technologie et ouvre la voie à une adoption dynamique et simple du métavers pour la vulgarisation didactique.

Vous êtes invités ensuite à l’apéritif final. Veuillez nous confirmer votre présence à formation@itm-vs.ch ou https://forms.gle/rM2ZTtmucg7cEdJK6

Swiss_ITM, école de mode, présente le premier cours en français pour les créateurs de mode

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ECOLE DE MODE – Institut Technologies de la Mode, basé à Sierre, en Valais, s'apprête à ouvrir un nouveau chapitre dans le domaine de la mode et du textile avec la présentation, également dans le métavers, du premier cours en français pour le Fashion Designer.

L'événement inaugural, dédié à cette annonce importante, se tiendra le mardi 12 mars de 10h30 à 11h15. L'ouverture officielle dans le métavers sera célébrée et accessible au public sur la Home Page https://itm-vs.ch/ .  

Ce cours prépare les aspirants Fashion Designer à une carrière réussie dans l'industrie de la mode. Les inscriptions sont ouvertes jusqu'au 15 mai 2024 et le début des cours sont programmés pour le 23 août 2024, cette formation continue (en cours d'emploi) offrira aux diplômés une large gamme d'opportunités professionnelles. 

Le cours se développe sur 2 ans, partiellement entre les vendredis et les samedis. Les contenus offrent les bases de la conception de la mode, abordent les technologies de l’information, de la rédaction et de l’édition dans la mode, le marketing et dans les ressources humaines. Les contenus s’appuient aussi sur une connaissance de la CAO_Conception Assistée par Ordinateur et du design virtuel en 3D. 

De plus, le cours est orienté vers la conception de modèles expérimentaux et les questions de finances qui y sont associées. Globalement, cette formation a son point de force dans le transfert de la théorie à la pratique, avec l’élaboration conceptuelle de solutions à un problème dans le milieu professionnel.   

Puis, d’après Françoise Vianin, Présidente de l’Association Ecole de Couture du Valais «Le cours préparatoire de Fashion Designer fournira aux étudiants les compétences de spécialisation nécessaires pour exceller dans la création de collections de mode réussites, notamment la conception de collections adaptées au marché, permettant également aux diplômés de travailler aussi bien dans l'industrie de l'habillement, que dans le commerce, une rédaction de mode ou dans un bureau de tendances. 

À la fin du cours de préparation, les étudiants obtiendront le titre de "Fashion Designer Swiss ITM" et seront préparés pour s’inscrire à l’Examen Professionnel Supérieur pour obtenir le titre de Fashion Designer avec Diplôme Fédéral». Selon la coordinatrice du cours, Ephanie Sacramento «Cette formation est un bon investissement. 

Les industries de la mode sont étroitement liées aux évolutions technologiques, des Arts et aux évolutions du dispositif culturel en général, c'est pourquoi nous avons choisi de lancer notre cours de Fashion Designer au travers d’un happening dans le métavers. Offrir ainsi une approche expérientielle qui illustre comme cette profession cumule intrinsèque et naturellement le devenir des progrès et de la maturation de l’espace commun. Les industries culturelles ainsi que leurs économies représentent un modèle, et sont le futur».   

L'ITM bénéficie des infrastructures de l'Ecole de Couture du Valais à Sierre (ECV), comme l'explique la Directrice Gabriela Schnyder : «L’ECV forme depuis plus de 15 ans des jeunes apprenti.e.s vers le métier de créatrice / créateur de vêtements, donc, par évolution naturelle arrive la création d’un cours de spécialisation sectoriel. Vous découvrirez notre impressionnante infrastructure de pointe, méticuleusement conçue pour vous aider à développer vos collections personnelles du début à la fin. Nos salles spacieuses et entièrement équipées offrent un environnement inspirant et collaboratif. 

À l'ITM, nous croyons en l'importance d'une communauté de soutien. Tous nos membres et étudiants ont accès à notre vaste équipement industriel et technique. Nous avons la chance d’être un pas à l’avance dans nos choix, et d’avoir entrepris cette décision de proposer ce cours de formation en français. Ce facteur conjugué à notre expérience professionnelle de plus de 30 ans en fait une valeur de distinction évidente ».    

Événements à l'école de la mode

Mardi 12 mars 2024, de 10h30 à 11h15

Présentation du cours de formation professionnelle supérieure de Fashion Designer sera donc présenté dans un environnement virtuel de métavers, créé par Advepa, un happening innovant et interactif ouvert à tous les intéressés, en particulier aux francophones et sympathisants. A partir du monde entier, connectez-vous simplement au lien, habillez votre avatar pour entrer dans le métavers et assister à l'événement. N’hésitez pas à poser vos questions et curiosités. Un bouton d'accès au métavers sera activé sur la Home Page https://itm-vs.ch/ . Pour plus d’informations sur l’événement et pour s’inscrire, rendez-vous sur le site internet: Institut Technologies de la Mode _ ITM SWISS.

Un Open Day se tiendra au siège de l'ITM dans l'Avenue du Général Guisan 8 à Sierre pour un moment où tous ceux qui souhaitent visiter les lieux, rencontrer les professeurs et savoir comment s’inscrire y sont invités. L’événement sera également ouvert aux journalistes, aux acteurs et toutes personnes intéressés.

Vous êtes invités ensuite à l’apéritif final. Veuillez nous confirmer votre présence à formation@itm-vs.ch ou https://forms.gle/rM2ZTtmucg7cEdJK6

Alla scoperta dell'arte ecologica

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L'arte ecologica è una tendenza emergente nell'arte contemporanea che si concentra sull'ambiente e sulla sostenibilità. Gli artisti che si occupano di questo tipo di arte utilizzano materiali ecologici e si concentrano su temi come il cambiamento climatico, la deforestazione e la salvaguardia della fauna selvatica. In questo articolo esploreremo la natura dell'arte ecologica e alcuni degli artisti più importanti che si occupano di questo genere.

La storia dell'arte ecologica

L'arte ecologica è nata come una risposta alla crisi ambientale che il nostro pianeta sta affrontando. Gli artisti che si concentrano su questo genere utilizzano materiali sostenibili e cercano di ridurre l'impatto ambientale delle loro opere. Molte opere di arte ecologica sono anche site-specific, cioè progettate per un luogo specifico e in armonia con l'ambiente circostante.

Gli esponenti

Uno dei maggiori esponenti dell'arte ecologica è il fotografo canadese Edward Burtynsky. Le sue fotografie mostrano il rapporto tra l'uomo e la natura e la loro interazione reciproca. E le sue opere sono spesso grandiose e panoramiche, mostrando paesaggi naturali e luoghi industriali. Le sue foto sono esteticamente belle ma allo stesso tempo mettono in luce l'impatto dell'attività umana sull'ambiente.

Un altro artista ecologico importante è Chris Jordan, un fotografo americano che si concentra sulla quantità di rifiuti che l'uomo produce. Le sue fotografie mostrano montagne di rifiuti e oggetti comuni come bottiglie di plastica e mozziconi di sigaretta. Jordan usa le sue fotografie per sensibilizzare le persone sul problema dell'inquinamento e per far riflettere sullo stile di vita consumistico che l'umanità sta adottando.

Un terzo artista che si concentra sull'arte ecologica è Olafur Eliasson, un artista danese che utilizza la luce e l'acqua per creare opere d'arte. Le sue installazioni spesso coinvolgono il pubblico e cercano di far riflettere sulle questioni ambientali. Ad esempio, una delle sue opere più famose, "Ice Watch", consiste in 12 grandi blocchi di ghiaccio che vengono mostrati in piazze di diverse città del mondo. Questa opera vuole far riflettere sullo scioglimento dei ghiacci artici e sull'impatto che questo avrà sul pianeta.

Un murales mangia smog

Nella città di Napoli è stato realizzato un murale capace di assorbire ogni giorno lo smog equivalente a quello prodotto da 79 auto. L’opera che ha preso vita dall’idea dell’artista Zed1 è realizzata attraverso l’uso di una vernice inventata in Italia e porta il nome di Airlite. Il processo di attivazione avviene grazie all’entrata in contatto del materiale con la luce dando origine ad un processo dal nome fotocatalisi che trasforma gli agenti inquinanti in molecole di sale. In pratica i minerali contenuti nella vernice, reagiscono con acqua, ossigeno e la luce solare. La reazione porta alla combinazione di questi elementi con le sostanze inquinanti che vengono poi trasformate in molecole di vari sali che si fissano sulla parete. 

Il murale è stato promosso dalle B Corp italiane e porta il nome di #UnlockTheChange, lo stesso utilizzato per la campagna lanciata per diffondere una trasformazione verso modelli di business sostenibili. Anche la zona scelta per la sua realizzazione non è un caso. Infatti si tratta di una scuola media del quartiere Fuorigrotta, che ha subito gravi conseguenze dell’inquinamento industriale nel recente passato. 

Consigli utili per lavare i tui capi

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Lavare i capi d'abbigliamento può sembrare una semplice attività casalinga, ma fare la lavatrice nel modo sbagliato può danneggiare i tessuti e farli durare meno. Ecco alcuni consigli utili per lavare i capi d'abbigliamento nel modo migliore.

Per lavare i capi d'abbigliamento nel modo migliore è importante controllare l'etichetta, separare i tessuti in base al colore e al tipo di tessuto, utilizzare l'acqua alla temperatura giusta, evitare di metterli in asciugatrice e utilizzare prodotti specifici per rimuovere le macchie difficili. Seguendo questi semplici consigli, i tuoi capi d'abbigliamento dureranno più a lungo e rimarranno in ottime condizioni.

Leggere bene l’etichetta

Innanzitutto, prima di mettere un capo in lavatrice, bisogna controllare l'etichetta per assicurarsi di seguire le istruzioni di lavaggio. Se l'etichetta dice "lavaggio a secco", significa che il capo non può essere lavato in acqua e richiede una pulizia professionale.

Di seguito un esempio dei simboli che potremmo trovare nelle etichette dei nostri capi e il loro significato. 

Colorati con colorati, bianchi con bianchi

Per evitare che i capi si rovinino, è importante anche separare i tessuti in base al colore e al tipo di tessuto. Ad esempio, i capi bianchi e colorati dovrebbero essere lavati separatamente per evitare che i colori dei tessuti si mischino. Inoltre, i capi delicati come la seta o la lana richiedono una pulizia speciale e dovrebbero essere lavati separatamente dagli altri capi.

Occhio alla temperatura!

Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua, bisogna prestare attenzione a non usare acqua troppo calda o troppo fredda. L'acqua calda può far sbiadire i tessuti, mentre l'acqua fredda non rimuove efficacemente lo sporco. La temperatura dell'acqua ideale dipende dal tessuto del capo e dalle istruzioni di lavaggio sull'etichetta.

Inoltre, per evitare che i capi si restringano o si deformino, è importante evitare di metterli in asciugatrice. Invece, si consiglia di stenderli all'aria aperta o di metterli in asciugatrice a basse temperature. Inoltre, bisogna evitare di stirare i tessuti troppo caldi, perché possono causare bruciature o danni permanenti.

Macchia mia che tormento

Infine, per rimuovere le macchie difficili, è possibile utilizzare prodotti specifici come lo sbiancante per tessuti bianchi o il detergente per tessuti delicati. Inoltre, si consiglia di pre-trattare le macchie prima di mettere il capo in lavatrice. Attenti però ai rimedi della nonna, non tutti sono delicati con la maggior parte dei tessuti dei capi che indossiamo oggi.