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La risposta del calcio al Coronavirus

30 Aprile 2020
- Di
Arianna
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Calcio-Coronavirus
Tempo di lettura: 2 minuti

CALCIO - A causa dell'epidemia del Coronavirus, anche il calcio sta vivendo un momento molto delicato. Campionati fermi, giocatori positivi al Covid-19, società che rischiano il fallimento: sono solo alcuni dei temi del momento.

Calcio e Coronavirus

Le parole del presidente della UEFA, Aleksandar Ceferin

“La priorità è la salute di tifosi, giocatori, dirigenti. Sono ottimista di natura, credo che ci siano opzioni che ci possono permettere di ricominciare campionati e coppe e portarli a termine. Potremmo dover riprendere senza spettatori, ma la cosa più importante credo sia giocare le partite. In tempi così duri si porterebbe felicità alla gente ed un certo senso di normalità, anche se le partite saranno solo in tv. È presto per dire che non possiamo completare la stagione. L’impatto sarebbe terribile per club e Leghe. Possiamo terminare, ma dobbiamo rispettare le decisioni delle autorità ed aspettare il permesso per tornare a giocare”.

Sulle partite di calcio a porte chiuse

“Tutte le attività si stanno organizzando per ricominciare, tutti hanno bisogno di ritrovare le loro vite. Se le misure di sicurezza verranno rispettate, e se le autorità daranno luce verde, gli allenamenti potrebbero riprendere come il resto. Per le gare servirà un ulteriore consenso. Calcio solo in tv? All’inizio sì, ma è meglio giocare senza spettatori che non farlo affatto. Il calcio riporterebbe nelle case dei tifosi emozioni e gioia di cui hanno disperatamente bisogno. Le misure saranno per un periodo limitato, nel tempo si tornerà alla normalità. Vedremo ancora stadi pieni: ne sono certo”.

Il futuro dopo la pandemia: quando si tornerà a giocare?

Lo ha anticipato il presidente della Uefa, ma è una domanda che si fanno in molti. Si tornerà a giocare? Se sì, in che modo? E in quali tempistiche? La Lega Serie A considera il 14 giugno l’ultima data utile per far ripartire il campionato. Ma i club di calcio hanno chiesto almeno quattro settimane di tempo per rimettere in condizioni i propri calciatori. Anche gli atleti, infatti, hanno trascorso questo periodo a casa, con esercizi mirati e selezionati, ma pur sempre molto lontani dalle sessioni che si effettuano in sede. La questione è stata affrontata anche dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.

Ripresa degli allenamenti, le parole del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora

“Il 4 maggio ripartiranno gli allenamenti per gli sport individuali. Mi sembra assurdo chiedere perché sì gli sport individuali e non gli altri: gli sport individuali impegnano un minor numero di persone ed è possibile il mantenimento delle distanze in maniera più facile. La ripartenza degli allenamenti degli sport di squadra dal 18 maggio è un auspicio e stiamo lavorando per quello. Abbiamo visto i sondaggi che dicono che la stragrande maggioranza degli italiani vuole che il campionato finisse qui. Io non mi sono mai fatto influenzare dai sondaggi e chi ha la responsabilità di prendere decisioni così importanti non lo deve fare. Per me sarebbe più facile dire di chiudere qui i campionati”.

Il mondo del calcio, in piena pandemia Coronavirus

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