Firenze – Un Dante di luce, alto tre metri e mezzo, illumina da oggi il cuore di Firenze. È “Luminosamente”, l’opera luminosa di Marco Lodola, inaugurata ufficialmente al Museo Casa di Dante in occasione del 60° anniversario dalla sua fondazione (1965–2025).
Realizzata in lamiera e oltre mille punti LED, la scultura raffigura il profilo iconico del Sommo Poeta e rappresenta un tributo contemporaneo all’eredità intellettuale di Dante Alighieri. L’inaugurazione si è tenuta alla presenza dell’artista, della presidente del museo Cristina Manetti, della coordinatrice Tullia Carlino e di Angela Spinella, in collaborazione con la Galleria Mirabili.
«Un Dante che splende – ha raccontato Lodola – per rappresentare le sue mille competenze e la sua capacità di illuminare ancora oggi la cultura europea».
Lodola, tra i protagonisti del Nuovo Futurismo, ha già lavorato con la figura di Dante in passato, a partire dalla grande installazione per Mondadori nel 2021, anno del settecentenario dalla morte del poeta. «Questo volto è diventato parte del mio immaginario» – ha detto l’artista, che con Firenze ha un legame speciale: «Qui ho studiato, ho lasciato un autoritratto nel Corridoio Vasariano e realizzato un’opera per la Fondazione Bocelli».
Cristina Manetti ha definito l’opera un “privilegio” per il museo:
«Il linguaggio contemporaneo di Lodola dialoga con la figura di Dante rendendola viva e accessibile».
Tullia Carlino ha sottolineato la forza comunicativa dell’opera:
«“Luminosamente” è un invito aperto a scoprire Dante con occhi nuovi. È una soglia luminosa tra passato e presente, tra studio e stupore».
L’opera sarà visitabile nella sala 8 del museo, intitolata “La città di Dante”, e si propone come nuova icona cittadina per residenti e turisti. Un simbolo che unisce la Firenze di oggi alla voce eterna del suo poeta più grande.